
Napoli ducale
Durante il periodo del ducato elettivo, l’isolotto di Megaride fu fortificato dai napoletani per far fronte ai pericoli di invasione. I Mussulmani nel corso del ‘700 avevano conquistato la Sicilia e quasi tutta la Spagna, ed il Mediterraneo era diventato pericoloso per i continui scontri.
Il castello normanno
Con la venuta dei Normanni, l'antico fortilizio venne completamente ricostruito, e re Ruggiero II vi riunì per la prima volta nel 1139 il suo parlamento. L’amministrazione normanna determinò per Napoli due direttrici di sviluppo, di comunicazioni e di commercio: una verso il mare, e l'altra verso l'entroterra, con Castelcapuano. Con il completamento di quest'ultimo, il Castel dell'Ovo fu abitato solo saltuariamente.
La ricostruzione aragonese
Durante il XIV secolo, il castello fu danneggiato a seguito della guerra tra Carlo III e Giovanna I. Seguirono all’inizio del ‘400 le lotte tra Aragonesi e Angioini, ed il castello fu preda ora dell'uno ora dell'altro partito. Con la vittoria di Alfonso il Magnanimo, venne ricostruito, ed il re lo inaugurò solennemente il 6 maggio del 1456. Alfonso, quando si sentì prossimo alla fine, volle farsi trasferire a Castel dell’Ovo, e fu lì che raccomandò all'erede, Ferrante, di puntare soprattutto alla pace per il suo popolo. Re Alfonso fu sepolto temporaneamente nel castello, poi il corpo fu trasportato in Catalogna, come disposto in precedenza.
( fonte Il Brigantino, Il portale del Sud )
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