
I pranzi e le cene napoletane più abbondanti terminano con caffè e liquore. Per i liquori,come per il Ragù, vale la regola della ricetta segreta per ogni famiglia. Sulle tavole dei napoletani per alleggerire il pranzo arrivano limoncelli, nocilli, liquori di basilico o liquirizia, tutti confezionati in casa. Nessun napoletano si alza da tavola senza un buon caffè, a cui talvolta si aggiunge una "presa" di anice, una goccia di anice o sambuca.
Nella Terra delle Sirene esiste una squisitissima produzione di liquori, infusi e rosoli tipicamente locali. Oltre al celebre Limoncello, infatti, e' possibile assaggiare anche il Nocillo, il Fragolino ed il Finocchietto. Tra i prodotti tipici locali di Sorrento e della sua Penisola, il limoncello è sicuramente la bevanda alcolica più conosciuta ed apprezzate.
Eppure quello che oggi viene considerato come una sorta di "principe" dei digestivi è soltanto è il più celebre dei rosoli, degli infusi e dei liquori che vengono prodotti nella Terra delle Sirene fin da epoche remote.
Nei secoli scorsi, infatti, in ogni famiglia della Costiera, l’ ospitalità veniva tangibilmente manifestata con l’ offerta di una grande varietà di liquori tutti, però, prodotti secondo antiche ricette gelosamente tramandate di generazione in generazione.
Nella Terra delle Sirene esiste una squisitissima produzione di liquori, infusi e rosoli tipicamente locali. Oltre al celebre Limoncello, infatti, e' possibile assaggiare anche il Nocillo, il Fragolino ed il Finocchietto. Tra i prodotti tipici locali di Sorrento e della sua Penisola, il limoncello è sicuramente la bevanda alcolica più conosciuta ed apprezzate.
Eppure quello che oggi viene considerato come una sorta di "principe" dei digestivi è soltanto è il più celebre dei rosoli, degli infusi e dei liquori che vengono prodotti nella Terra delle Sirene fin da epoche remote.
Nei secoli scorsi, infatti, in ogni famiglia della Costiera, l’ ospitalità veniva tangibilmente manifestata con l’ offerta di una grande varietà di liquori tutti, però, prodotti secondo antiche ricette gelosamente tramandate di generazione in generazione.
Una tradizione che continua in Campania dall'epoca dei monsù, gli chef francesi che le famiglie nobili napoletane facevano arrivare d'Oltralpe.Lì i liquoristi di Luigi XIV avevano creato per il re un liquore che lo allontanasse dalla malinconia, il rosolio appunto.
Una fortuna per il re… e per noi!
Una fortuna per il re… e per noi!
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